Le tecniche SEO sono diverse, poiché differenti sono gli aspetti che vengono tenuti in considerazione da Google e dagli altri motori di ricerca per stabilire la gerarchia secondo la quale mostrare i risultati o SERP1.
Tutti questi aspetti si possono riassumere nelle azioni che dobbiamo compiere nella nostra pagina (On Site), in quelle che dobbiamo compiere al di fuori del nostro sito web (Off Site), nonché in quelle che dobbiamo attuare per l’ottimizzazione SEO degli aspetti tecnici della nostra pagina web (Technical SEO), come architettura, velocità di caricamento, sitemap, etc. Azioni che Tetogo utilizza sempre nel servizio Seo per aziende e startup che offriamo ai nostri clienti nell’ambito di una strategia globale di Digital Marketing.
Oggi vi forniremo alcune informazioni e consigli sulla strategia SEO On Page di una startup.
La strategia SEO On Page riassume al proprio interno tutte le tecniche che possiamo impiegare all’interno del nostro sito web per cercare di migliorare il posizionamento su Google. L’obiettivo di questa strategia è inizialmente quello di inviare segnali a Google che il nostro sito parla di determinate tematiche, mentre successivamente è quello di confermare che i nostri articoli, i nostri prodotti, i nostri servizi, le nostre guide, etc.. sono rilevanti per specifiche ricerche.
Ad esempio, questo post è stato ideato, sviluppato e pubblicato per posizionarsi su Google con la parola chiave “strategia SEO On Page”. Come potrete notare, abbiamo citato questa parola chiave diverse volte nel corso dell’articolo: nel titolo, nel’’introduzione, in diversi paragrafi e si troverà sicuramente anche nella conclusione. Inoltre, la vedrete evidenziata in grassetto, così che la sua importanza sia ulteriormente esaltata. In questo modo, a Google e agli altri motori di ricerca sarà chiara l’informazione su ciò di cui stiamo parlando.
Tutto questo non è tuttavia sufficiente per produrre contenuti di qualità ed essere rilevanti agli occhi di Google, ma rappresenta un buon inizio.
Strategia SEO On Page: cinque regole basiche da rispettare
Vediamo dunque cosa possiamo fare ancora, in riferimento alla SEO On Page, per posizionare al meglio questo nostro articolo.
In primo luogo, è necessario che le informazioni che riportiamo all’interno di un articolo o di una pagina statica siano pertinenti con il tema principale.
In secondo luogo, dobbiamo inserire la nostra parola chiave in diversi punti strategici del sito, alcuni dei quali già menzionati in precedenza e cercando di essere ‘naturali’. Oltre a quelli già citati, deve comparire nel Meta Title3, nella Meta Description4, nei sottotitoli… Ma attenzione! Non possiamo eccedere, onde evitare ripetizioni che potrebbero penalizzarci. In quel caso, ricadrebbe in quel che si chiama Keyword Stuffing2.
Un altro aspetto che dobbiamo curare è che tutto sia ben scritto, con un ordine logico e senza errori ortografici.
Dovremmo inoltre includere una o più immagini ottimizzate che siano correlate a quanto viene descritto nel testo.
Infine, dovremmo inserire nell’articolo uno o più link interni alle altre pagine del nostro sito web, che rimandano a contenuti correlati e pertinenti.
Queste sono le basi per creare e pubblicare un articolo con un buon potenziale a livello SEO. A questi fattori si possono aggiungere anche altri aspetti non menzionati nella lista precedente, ovvero l’originalità e l’unicità dei contenuti, l’utilizzo di grafici e infografiche per riassumere gli aspetti chiave degli articoli o dei servizi forniti, l’integrazione di eventuali video e podcast, e per guida su prodotti e recensioni non dimenticate di integrare delle Faq (risposte rapide da dare agli utenti molto apprezzate dai motori di ricerca come Google e spesso integrate nei risultati della ricerca).
Vocabolario SEO
Serp1 (Search Engine Results Page) = la schermata dei risultati prodotta dal motore di ricerca in risposta a una richiesta dell’utente
Keyword Stuffing2 = È un termine relativo all’ambito web e seo che indica l’utilizzo di tecniche considerate poco corrette al fine di aumentare la propria visibilità sui motori di ricerca. In altre parole: ripetere in un testo la keyword da ottimizzare fino all’esasperazione. Tale “tecnica” è ormai malvista dai principali motori di ricerca.
Meta Title3 e Meta Description4 = ormai tutti gli editor per la pubblicazione di articoli, ad esempio WordPress, sono dotati di plugin per integrare questi due aspetti chiave per presentarsi nel modo più appropriato ai motori di ricerca.